L’energy manager è una figura fondamentale per la promozione dell’uso razionale dell’energia, tanto nel settore privato quanto in quello pubblico. La liberalizzazione dei mercati energetici, l’aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi e la crisi finanziaria, uniti agli impegni internazionali quali il protocollo 20-20-20 e da ultimo l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, sono elementi che negli ultimi anni hanno contribuito ad accrescere l’attenzione verso una gestione oculata dell’energia e delle altre risorse.

L’energy manager è una delle figure chiave per trasformare questa attenzione in azioni concrete.

Come ogni anno entro il 30 aprile, ai sensi dell’art.19 della Legge 10/91, sono obbligati alla nomina del tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia:

  • i soggetti operanti nel settore industriale che nell’anno precedente hanno avuto un consumo di energia superiore a 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio;
  • i soggetti operanti nei settori civile, terziario e dei trasporti che nell’anno precedente hanno avuto un consumo di energia superiore a 1.000 tonnellate equivalenti di petrolio.

Sono pertanto da ritenersi soggetti obbligati, sempre che superino le soglie di consumo previste dalla norma:

  • le persone fisiche (es. titolari di imprese individuali);
  • le persone giuridiche (es. associazioni, fondazioni, società per azioni ecc.);
  • enti pubblici anche non economici (es. Comuni, Province, Aziende sanitarie locali, Istituti popolari,
    territoriali per l’edilizia residenziale, Aziende speciali degli enti locali, ecc.);
  • altri soggetti privi di personalità giuridica (es. associazioni non riconosciute, società semplici,
    irregolari o di fatto, comprensori, consorzi, ecc.).

la FIRE ha predisposto una piattaforma web (NEMO) per l’inserimento dei dati che è, dall’anno 2016, l’unico canale per l’invio della nomina.

Il processo di nomina sulla piattaforma è articolato in due fasi:

  • l’accreditamento dell’ente (da svolgersi una tantum);
  • l’inserimento dei dati dell’energy manager (da ripetere annualmente).

Ambiti di intervento dell’energy manager

Gli ambiti di intervento di un energy manager sono ampi e diversificati. Un’azione importante da sottolineare subito è la sensibilizzazione degli addetti ai vari settori, in particolar modo del personale addetto alla gestione e alla manutenzione delle centrali termiche e degli impianti elettrici. Oltre alla sensibilizzazione si ritiene opportuno segnalare l’importanza del coinvolgimento degli stessi addetti e più in generale degli occupanti che hanno margini di interazione con le variazioni di consumi. Il coinvolgimento può andare semplicemente dal mettere al corrente gli addetti su ciò che si intende proporre/realizzare, ad una partecipazione attiva degli stessi nelle fasi di raccolta dati o, ad esempio, relativamente all’installazione di eventuale strumentazione di monitoraggio.

Ambiti di intervento dell’energy manager:

  • Diagnosi energetiche
  • Energy performance indicator (EnPI)
  • Gestione dei consumi e interventi
  • Buone pratiche
  • Progetti ad hoc
  • Aspetti finanziari
  • Ottimizzazione delle forniture
  • Resoconto